indagini geofisiche

L’uso dei metodi geofisici nei rilievi archeologici non invasivi

L’attività umana spesso ha lasciato una “firma” nei primi metri del sottosuolo alterandone la continuità naturale.Lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni ha messo a disposizione del moderno archeologo una serie di strumenti che consentono una mappatura dei contrasti di proprietà fisiche presenti nel sottosuolo al fine di individuare le “anomalie” presenti nel sito che si deve esaminare. Molto spesso questi contrasti sono attribuibili all’attività umana passata e presente ad esempio nella forma di:

Strutture murarie sepolte (fondazioni, piani interrati, fornaci, cisterne etc.)

– Oggetti sepolti

– Canalizzazioni e fossati interrati

– Insediamenti che alterano il suolo

Cavità

– Confini demaniali

La metodologia non invasiva è in grado di fornire informazioni relative alla planimetria del sito posto sotto esame, alla profondità delle anomalie e al loro posizionamento geografico. Dati indispensabili per la pianificazione di uno studio archeologico preliminare.

Archeogeos offre la possibilità di effettuare indagini preliminari non invasive del sottosuolo con l’uso di metodi geofisici innovativi quali:

– ELETTROMAGNETICI: misurano la conducibilità elettrica di un volume di sottosuolo leggendo i campi magnetici secondari indotti dallo strumento stesso.

– MAGNETICI: misurano i contrasti di proprietà magnetiche tra i materiali presenti nel sottosuolo.

– ELETTRICI: misurano i contrasti di resistività elettrica del sottosuolo attraverso l’immissione di correnti elettriche.

– GROUND PENETRATING RADAR (GPR): misura i segnali riflessi nel sottosuolo di onde nella banda 10 MHz – 2.5 GHz dello spettro elettromagnetico.

Metodi che combinati tra loro e successivamente elaborati con i piu avanzati software di restituzione grafica consentono una mappatura dettagliata del sottosuolo che permetterà in seguito di effettuare interventi in maniera mirata, ottimizzando costi e tempi.

APPROCCIO GEOFISICO MULTIDISCIPLINARE

Rilievo estensivo

Obiettivo: indagare su ampie superfici ma in bassa risoluzione, per ragioni di costo e tempo disponibile

Metodi suggeriti: magnetometrico, elettromagnetico

Rilievo dettaglio

Obiettivo: approfondire e verificare le zone “anomale” ottenute dal rilievo estensivo.

Metodi suggeriti:magnetometrico, GPR, elettrici (tomografia elettrica)